Sono le sei del mattino e ancora non dormo. Minkia, vorrei vedere a voi. Due offerte per suonare in due locali per domani, cioe’, per stasera. In uno di questi locali bazzico spesso e ogni tanto suono qualche brano. Oggi il gestore era cosi’ contento della mia esibizione da farmi entrare nella cucina del locale dove mi ha presentato alla sua fidanzata di duecento chili impegnata a mangiare per mettere forse un po’ di peso. Una ragazza di colore mi ha invitato a ballare mentre i musicisti suonavano lo stile gnawa. Dopo quattro giorni di stare rinchiuso in casa per dolori alla schiena dovuti forse al freddo forse ai nervi andati a male, mi sembra una bella soddisfazione. Sono anche andato all’ hammam. Tre stanze con temperatura gradualmente crescente per soli uomini in mutande. Sembra cosi’ simile al modo di aggregarsi della gente del mio paese nel fiume di sorgente d’ acqua nturalmente calda. C’ e’ chi addirittura si sbarba, chi si fa fare un massaggio, chi si insapona. Tanta cordialita’ e disponibilita’ ad aiutarti se necessiti di qualcosa. Arabi mon amour!. Proprio ora e’ partito il coro della chiamata alla pregghiera. Saranno tre quattro voci. Sembrano cosi’ in sintonia. Oggi ho anche comprato il torrone locale. Cosi: squisito. Sapori: pistacchio mandorla e vaniglia.
